I presidenti di quattro associazioni di categoria cittadine, e precisamente Cna, Confartigianato, Coldiretti e Confesercenti, si sono uniti fianco a fianco per chiedere cosa stia capitando alla Camera
I presidenti di quattro associazioni di categoria cittadine, e precisamente Cna, Confartigianato, Coldiretti e Confesercenti, si sono uniti fianco a fianco per chiedere cosa stia capitando alla Camera di Commercio di Asti. Il prossimo 7 aprile, infatti, scadrà lattuale consiglio direttivo e bisognerà provvedere allelezione delle nuove cariche. Ma lente camerale è impegnato, proprio in questo momento, nella verifica dei dati degli iscritti alle varie associazioni di categoria. Gli elenchi devono essere inviati alla Regione, ma ai quattro presidenti delle associazioni di categoria il sospetto che questo lavoro non possa essere effettuato in tempo utile, è balenato alla mente, soprattutto leggendo lultima richiesta di verifica inviata dallente camerale il 1° aprile scorso. I dati richiesti dovrebbero essere consegnati entro dieci giorni, il che fa slittare il termine a dopo il 7 aprile, giorno in cui si dovrà rieleggere il nuovo direttivo.
A questo punto i presidenti si chiedono che cosa capiterà? Si provvederà ugualmente ad eleggere il nuovo direttivo o le operazioni saranno rinviate ad un prossimo futuro? «La cosa che ci ha più stupito e che ha determinato le nostre perplessità – hanno detto Guido Migliarino, presidente della Cna e Mauro Ardissone, presidente della Confesercenti – è che i dati li abbiamo inviati tutti entro il novembre scorso, ma le richieste di chiarimento sono partite solo a marzo, allincirca cinque mesi dopo, trascorsi nel più totale silenzio. Perché tutto questo silenzio per correre così veloce oggi? E poi non tutte le richieste ci sono state inviate in un blocco unico. I chiarimenti abbiamo dovuto darli un po per volta con un grande dispendio di tempo e di energie. Ora, o allinterno dellente cè qualcuno inadeguato e non adatto a svolgere certe mansioni – hanno concluso i presidenti – o non hanno capito limportanza della cosa».
I presidenti delle associazioni sono preoccupati e si chiedono come mai, se quello di questanno era un procedimento nuovo, a Torino, Novara, Biella e molte altre città hanno provveduto nei termini stabiliti ad inviare in Regione le documentazioni necessarie e ad Asti no? «Ci sono altre due città in Italia che si trovano più o meno nella stessa situazione della nostra – ha affermato Guido Migliarino – e ci hanno riferito che sono state prorogate per qualche mese. Potrebbe accadere così anche ad Asti. Il fatto è che in regime di prorogatio si può svolgere solo più lordinaria amministrazione e quindi le decisioni sono limitate. Ci dispiace che la Camera di Commercio non possa avere un nuovo direttivo eletto e che debba andare avanti in prorogatio – ha detto Roberto Cabiale, presidente Coldiretti – Il tempo per fare le cose per bene cè stato. Ora ci devono spiegare il perché di questo rotardo».
f.d.